Dieci opinioni

Un dolce risveglio quello di Napoli e per allietare ancora di più questo inizio di settimana da capolista, ecco le nostre dieci opinioni.

  1. IL RITORNO. Il macedone, uno degli eroi del titolo del 2023, che dopo una breve parentesi tedesca, ritorna in Italia con la casacca granata. Eljif (in campo dal primo minuto) è uno dei pochi che ha lasciato le foto in maglia azzurra sui propri social e per l’occasione, è venuto a prendersi l’abbraccio della sua gente, augurando tutto il bene ai nuovi (si spera) eroi. IL MACEDONE AMA NAPOLI E NAPOLI AMA IL MACEDONE.
  2. LA PRESSIONE DELLA CLASSIFICA. Al Meazza, un argentino (ex Juve) ferma l’Inter che cade per la terza partita consecutiva. La possibilità di riprendersi la vetta della classifica, quella pressione visibile negli occhi degli azzurri durante il riscaldamento e il sangue che ribolliva fino al fischio iniziale (anche se poi ad aprire le danze, ci ha pensato UNO con il ghiaccio nelle vene). QUANTO SONO BELLI QUESTI MOMENTI.
  3. LA FORMAZIONE. Bocciata la prova dello spagnolo, c’è però il ritorno dell’ ex Buongiorno e allora Conte punta sul 4-3-3 confermando Spinazzola sull’out di sinistra e Lukaku come terminale offensivo. Attimi di ansia quando nel corso del match, Frank, Alessandro e Stani lasciano il campo causa fastidi muscolari probabilmente figli della tensione e dell’ansia da prestazione. 
  4. LA PARTITA. Avversario ostico il Torino che veniva da 6 risultati utili consecutivi grazie alla “cura Vanoli” ma alla prima incursione il Napoli passa in vantaggio. I granata ci provano ma gli azzurri quando spingono, fanno male (vedasi il 2 a 0). Soliti problemi al rientro dagli spogliatoi ma i padroni di casa s compattano, serrano i ranghi e riescono a gestire il vantaggio.
  5. IL RISULTATO. 2 a 0, 3 punti e Napoli primo in solitaria…il tutto ottenuto giocando da Napoli e rischiando quasi nulla, nonostante il momento favorevole degli ospiti. Il cinismo e la determinazione, stavolta, l’hanno fatta da padrone.
  6. LO STADIO. Per chi ama i dati…il San Paolo raggiunge per la quinta volta consecutiva il sold out, in tutti i settori. Ritornano gli stendardi, gli stemmi di un tempo e quella voglia di cantare che era rimasta un po’ accantonata. Bello, come sempre, il colpo d’occhio delle due Curve.
  7. IL MESE DI MAGGIO. 4 partite, 4 finali, 10 punti da conquistare per riscrivere la storia. Maggio: gioia e dolori e (speriamo) fegati scoppiati. L’obiettivo è quello di tornare a cantare e tu me diciste si na sera e maggio… ah, per la cronaca: ancora 2 punti e siamo matematicamente in Champions.
  8. CONTE E I SOLDATI. Ogni generale, prima di una guerra, sceglie gli uomini migliori e Conte, da buon condottiero, ha i suoi tre nomi: Politano, Spinazzola e Lukaku. Il belga ha raggiunto ormai la sua forma migliore e lo si vede dai movimenti a portarsi dietro la difesa, anche se ieri non è stata la sua migliore performance; per i due mancini, invece, ormai sono i tuttocampisti di Conte che ad ogni partita sputano un polmone su quelle fasce. Dai piedi di Matteo parte l’azione del 2 a 0.
  9. L’UOMO DELLA PROVVIDENZA. Dalla fredda Scozia alla calda (caldissima) Napoli: arrivato così per caso (Brescianini) e alla sua prima stagione nel campionato italiano, va in doppia cifra accompagnata da assist e da strapotere fisico in mediana. Scott Highlander McTominay, l’uomo venuto dal teatro dei sogni per far sognare un’intera città.
  10. ED ORA? È la resa dei conti perché comunque vada, sarà un campionato da ricordare. Calma e sangue freddo, spalla a spalla fino all’ ultima…che vinca il migliore? No! Stavolta siamo maleducati e se proprio qualcuno deve vincere, che siano quei 22 con la maglia azzurra. Al resto poi penseremo noi, o almeno, chi non ti hai mai lasciato da sola!

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