Ancora una volta il Napoli guadagna 3 punti importantissimi, questa volta contro il Genoa. Si attende Juventus-Milan per una definizione completa della classifica. Conte per il momento gioisce e analizza la partita in conferenza stampa.
“Mi dà fastidio quando andate a specificare su un singolo, è riduttivo e non è bello nei confronti degli altri, sia quando elogiate sia quando lo ammazzate. Tra oggi ed il Milan ho visto queste robe qui, serve equilibrio ma capisco che a Napoli è difficile trovarlo. Bisogna parlare di squadra, mai di singoli: primo tempo abbiamo avuto più difficoltà, sviluppavamo poca superiorità sugli esterni e su una ripartenza hanno segnato: ti fa male, ti mina delle certezze. Poi nel secondo tempo c’è stata voglia di non soccombere davanti alle negatività, col Genoa ce più soddisfazione perché lo scorso anno quasi ci facevano perdere lo scudetto. Meriti a loro, ma c’è poco da dire o raccontare sulla vittoria. Nel secondo tempo c’è stata solo una squadra nonostante avesse avuto una partita impegnativa mercoledì con lo
Sporting. L’impatto che c’è stato nel secondo tempo c’è stata nuova energia, ma bisogna gestire situazioni per noi totalmente nuove. Sia all’inizio, quando fai delle scelte, perché se ti privi delle cose all’inizio poi te le ritrovi. Però capisco che se vinci sei bravo se perdi no”.
Su Politano e Lobotka:
“Politano ha avuto un affaticamento, Lobotka mi ha raccontato la dinamica e si è aperto a mo’ di spaccata. Ha avuto un po’ di dolore al pube e agli adduttori, sono da valutare e speriamo non sia niente di particolare”.
Andranno a giocare per la Nazionale?
“Ci sono i dottori, se ti chiamano vai e fai la visita: se non sei abile, ti rimandano a casa.
Meglio il secondo tempo tatticamente?
“Noi abbiamo due situazioni consolidate: una è con i quattro centrocampisti, ma c’è bisogno di un calciatore con caratteristiche particolari. L’altra è il 4-3-3 o 4-2-3-1 con Anguissa e Lobotka con McTominay che si alza in mezzo a due esterni. Sono sistemi diversi, con i quattro centrocampisti abbiamo più dominio e palleggio, ma non vogliamo privarci dell’ampiezza. Nel 4-3-3 o 4-2-3-1 cerchiamo comunque di trovare situazioni per isolare gli esterni in uno contro uno. Il Genoa è stato bravo a stopparci”.
Sui gol subiti:
“Per fare cose importanti e campionati competitivi ci vuole solidità, anche con lo Sporting abbiamo concesso un rigore senza che avessimo concesso occasioni. Il Genoa non si è avvicinato in maniera importante a Vanja, ma ci sta che questa voglia di andare e giocarcela a viso aperto puoi lasciare spazi. Ma è importante andare in questa direzione che stare senza palla a fare densità e copertura di spazio lasciando il dominio agli avversari. Il Napoli ha lo scudetto sulla maglia e deve giocare da protagonista”.
Durante l’intervallo cosa è successo?
“Avevamo preparato una partita in cui abbiamo sviluppato poco nell’1 vs 1 ed essere pericolosi. Ai ragazzi ho detto quello che non avevo visto nel primo tempo, qualcosina l’ho detto a livello tattico. Avevano una linea molto alta e dovevamo attaccarla di più”.
Sui cambi:
“C’era da attaccare la linea, abbiamo cambiato assetto tattico però eravamo già andati vicino al gol prima del cambio di De Bruyne e Spinazzola. Tante volte i ragazzi sono presi dalla partita e non leggono le situazioni, sta a me e allo staff facilitarli e fargli capire come attaccare, e nel secondo tempo abbiamo creato problematiche”.