Conte: “Devo entrare nelle loro teste e aiutarli”

Una vittoria da tre punti arrivata al termine di una gara sofferta. Un 3-2 che a tratti sembrava destinato al pareggio, ma che invece riporta i partenopei in vetta alla classifica. Ecco le sensazioni e le parole di Antonio Conte.

“Partiamo dalle cose belle, è un ottimo gruppo ed i nuovi si sono integrati alla perfezione su un gruppo base di livello umano top. Veramente un gruppo che gioisce e soffre tutti assieme, abbiamo gioito al gol di Lucca ed abbiamo sofferto dopo aver concesso il 3-2. è un gruppo. Ci siamo complicati da soli la partita, era in totale controllo sul 3-1 e potevamo sfruttare altre occasioni per migliorare il risultato. C’è stata una situazione in cui abbiamo concesso il 3-2, io so che in quei momenti ti viene il braccino e inizi a nasconderti, pensando di portare a casa il risultato. Dispiace, sono partite che alla fine per quello che hai prodotto e fatto le porti a casa in maniera più serena. Però abbiamo ottenuto la quarta vittoria consecutiva”.

La Champions ha influenzato?

“Dopo 18 minuti siamo rimasti in dieci uomini, è stata una partita che ha lasciato l’amaro in bocca a tuti perché potevi solo difendere il risultato con un uomo in meno. Non c’entra niente Manchester, ero rimasto contento dell’approccio e della concentrazione dei ragazzi, sono partite dove potevi prendere l’imbarcata, ha inciso zero. I ragazzi oggi erano altro, ma il finale ci servirà per le prossime volte”.

Eccessiva convinzione o superficialità nel finale?

“Dovremo andare a fondo di questo punto di vista, la cosa migliore e da non fare è dare sentenze. Devo confrontarmi con i ragazzi, da calciatore apprezzavo quando l’allenatore ne parlava e voleva capire. Io devo entrare nelle loro teste per capire come aiutarli, per capire se c’è stato un eccesso di convinzione o di superficialità. Sono tutte situazioni dove dovremmo lavorare e cercare di migliorare, abbiamo margini per farlo soprattutto con i nuovi che si stanno integrando. Ma voglio parlarne con loro e capire come posso aiutarli, per capire le loro sensazioni dal campo che è quella che conta di più”.

“L’ho detto già un paio di volte, dobbiamo avere pazienza perché durante la partita possono esserci cose positive ed altre migliorabili. Con i nuovi arrivati ne sono arrivati nove, a parte De Bruyne sono arrivati da realtà totalmente diverse e si ritrovano uno scudetto sulla maglia in una piazza come Napoli, dove ci sono aspettative alte. Serve tempo e pazienza per inserirli, con Lucca stiamo lavorando per fargli capire tante cose, deve fare uno step in su. Anche Hojlund ha 22 anni, viene dallo United in cui non giocava. Bisogna fare considerazioni da persone serie, c’è da dire che sono arrivati nove calciatori nuovi, mezza squadra, in una annata dove faremo più competizioni e ci sarà da giocare”.

Bisogna concedere del tempo ai ragazzi?

“No, bisogna andare, giocare e tenere botta, facendo esperienza durante le partite. Quando parlo di secondo anno più complesso è perché a differenza di altre squadre più strutturate loro hanno fatto l’Europa. Noi abbiamo messo dentro nove giocatori da realtà diverse, servirà pazienza e calma a prescindere da gol o prestazioni negative. Servirà equilibrio, la fortuna è avere un gruppo di ragazzi seri ma c’è tanto da lavorare. Manteniamo l’equilibrio, non facciamoci trascinare da altre cose. Napoli deve proteggere questa squadra in tutto e per tutto, già da fuori arrivano missili.

Come sta Buongiorno?

“Va valutato per capire se ha avuto qualcosa all’adduttore. Speriamo non abbia nulla altrimenti dobbiamo farci benedire”.