Triplice fischio al Via del Mare di Lecce: i partenopei battono i salentini per una rete a zero. La punizione di Raspadori decide un match per nulla scontato ed ora gli uomini di Conte possono sognare.
Le formazioni
I padroni di casa, reduci da sette sconfitte e tre pareggi nelle ultime dieci partite di campionato, tornano in campo con l’obiettivo di raccogliere punti in ottica salvezza. Mister Giampaoloconferma il modulo 4-3-3 con Falcone tra i pali; Guilbert e Gallo rispettivamente sugli out bassi di destra e sinistra con Gaspar e capitan Baschirotto a completare il reparto difensivo; Kaba in mediana con Lassana Coulibaly e Pierret ai suoi lati; Pierotti, Krstovic e Karlssonformano il tridente offensivo d’attacco.
Conte ed i suoi uomini sono chiamati a vincere per proseguire il cammino verso il sogno che prende il nome di “tricolore”. Il mister salentino deve fare a meno di Buongiorno, Neres e Juan Jesus che hanno praticamente finito la stagione a causa infortuni. Modulo camaleontico per Antonio Conte che parte da un 4-4-2 ed all’occorrenza può diventare 4-3-3 o addirittura 3-5-2. Alex Meret a difendere la saracinesca azzurra; Di Lorenzo, Rrahmani, Mathias Olivera e Spinazzola formano la difesa partenopea; Politano e McTominay sulle fasce con Anguissa e Lobotka in mediana; tandem offensivo composto dalla coppia Lukaku–Raspadori.
LECCE (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; L.Coulibaly, Kaba, Pierret; Pierotti, Krstovic, Karlsson. All. Giampaolo
NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, M.Olivera, Spinazzola; Politano, Anguissa, Lobotka, McTominay; Lukaku, Raspadori. All. Conte
Il pre-match
Pochi minuti prima del fischio di inizio, le due compagini hanno omaggiato la memoria di Graziano Fiorita, fisioterapista del club salentino scomparso tragicamente all’età di 38 anni lo scorso 24 aprile.
Il match
La gara appare mettersi subito in discesa per il Napoli con Politano che mette la sfera al centro dell’area di rigore e trova Lukaku che batte Falcone: dopo un check al VAR, però, la rete viene annullata per fuorigioco millimetrico dell’attaccante belga. Al quinto minuto di gioco la gara viene interrotta per lancio di fumogeni ed oggetti contundenti in campo e verrà ripresa soltanto al dodicesimo minuto. Al minuto 22 il Napoli si ripresenta nella trequarti del Lecce con McTominay che dalla sinistra accelera e serve Lukaku al centro dell’area: Falcone esce e anticipa il numero 11 partenopeo ma Raspadori non riesce a concludere in porta di tap-in. Pochi istanti più tardi proprio Raspadori, servito bene da Lukaku, viene atterrato al limite dell’area di rigore e l’arbitro Massa assegna un calcio di punizione per gli azzurri. McTominay e Raspadori dialogano, è uno schema: il centrocampista scozzese si distacca e si posiziona di fianco la barriera ed al momento del tiro di Raspadori si abbassa per favorire il passaggio della sfera che Falcone, a quel punto, non può più vedere. Gli uomini di Conte siglano così la rete dello 0-1: è un gol pesantissimo. Al minuto 37 arriva la prima vera occasione dei salentini con angolo battuto da Pierret ed il colpo di testa di Gaspar che si stampa sulla traversa; la palla sbatte sul braccio di Spinazzola che scatena le proteste dei giocatori leccesi. Nel finale di primo tempo è ancora l’asse McTominay-Raspadori a mettere in difficoltà la difesa giallorossa con il filtrante del numero 8 per Raspadori: l’ex Sassuolo incrocia di sinistro ma la palla termina di poco a lato. In questa occasione, Gaspar atterra il numero 81 in area di rigore, ma il penalty non viene concesso poiché Raspadori aveva già calciato al momento del contatto.
Nei primi minuti della seconda frazione di gioco il Napoli conquista un calcio d’angolo battuto da Spinazzola: Olivera colpisce di testa e segna ma il gol viene prontamente annullato per fallo di McTominay su Falcone. Pochi istanti più tardi, il subentrato Helgason calcia dal limite dell’area ed impegna Meret che devia la sfera in calcio d’angolo. Nella stessa azione Lobotka si accascia di nuovo a terra, dolorante per la botta rimediata nel primo tempo. Il centrocampista slovacco esce, lasciando il posto a Billy Gilmour. Al 67’ ci riprova Helgason da punizione defilata ma la sfera termina sull’esterno della rete dando l’illusione del gol. Il Napoli riesce a tratti ad addormentare la gara e concede soltanto un tiro al Lecce, al minuto 88, a Lassana Coulibaly ma il centrocampista non trova lo specchio della porta.
Gli azzurri trovano tre punti fondamentali in chiave scudetto e si portano a +6 dall’Inter, in attesa della gara di stasera tra i nerazzurri ed il Verona. Prossimo appuntamento a domenica 11 maggio quando al Maradona, i partenopei sfideranno il Genoa alle ore 20.45.